venerdì 19 ottobre 2018

ZARPAR /// SALPARE

Se me deslizó la noche

en el río de tus ojos

cual barquito de papel

No fué ni por un instante

el amor maltratado

a darse por vencido

En medio de la oscuridad

se levantó imponente

Zarpó desde tus pestañas

que conocen  del descanso

sobre las riberas de tus mejillas

Y yo

sabiendo que era un destino cierto

zarpé con él y contigo

©hebemunoz

( TRADUZIONE IN ITALIANO)

Mi é scivolata la notte

nel fiume dei tuoi occhi

quale barchetta di carta

Non é stato

nemmeno per un instante

l'amore maltrattato

ad arrendersi

In mezzo alla oscurità

si alzò imponente

Salpó dalle tue ciglia

che conoscono del riposo

sulle sponde delle tue gote

Ed io

sapendo che era un destino certo

salpai con lui e con te

©hebemunoz

sabato 13 ottobre 2018

VOI CHI

Non ho niente a che vedere
con chi

ha fatto della ipocrisia
un vestito di tutti i giorni

ha lo sguardo desertico
sbiadito dal trucco

dietro alla sua voce
nasconde angoli di ghiaccio

Io non c'entro niente
con chi

nasconde i propri errori
per dopo fare strage
delle anime incaute
che gli sfiorano

Vendetta assurda
contro innocenti

Se tradice e poi
giustifica la doppiezza

se non sa tendere una mano
nè alzare entrambi verso il cielo

stabilirò
una distanza di sicurezza

perchè una cosa è
il volo
ed un'altra
la caduta libera annunciata

Suicidio della gioia

Lontani da me
tossici dipendenti

della rabbia

del risentimento

di tutto ciò
che uccide la purezza

Statemi lontano
quelli Chi

perchè

io sono quella che

piange e si dispera
di fronte alle salme
dei più deboli

ride forte
nella giostra dei sogni

rimane sorretta
a certi silenzi
senza misura

abbraccia stretto
come un atto di pace
con il mondo e
con se stesso

sbatte la porta in faccia
alla bassezza d'anima

sorride all'alba
di ogni giorno nuovo

saluta grata
l'orizzonte del tramonto

ama

vive

scrive

Nella mia imperfezione

cerco di capire il gesto vitale

cado mille volte
e due milla mi rialzo

prego per fede
in attesa della Luce

Voi Chi

che
vi muovete come le ombre

statemi alla larga

©hebemunoz

mercoledì 3 ottobre 2018

ROTA

Me están
doliendo los ojos
de tanto ver
sangre e injusticia

Me duelen los oídos
de tanto escuchar
verbo de muerte y violencia

Me duelen las manos
fracturadas de impotencia

Me duele
el niño roto
el anciano solo
las madres huérfanas de hijos
y los hijos lejos

la Patria gritando libertad
y el grito mismo
ahogado en las gargantas
de los hombres en la Tumba

Hace daño
mucho daño
la ceguera testaruda
de aquellos que
aún estando de frente al mar
dicen que allí no hay nada

Duele el miedo
que vive en los ojos
de esos seres que huyen
del frío y del hambre

peces sin mareas
pájaros sin cielo
caminantes sin camino

Cuanto me duele
esta noche oscura
de la humanidad insomne

Soy un origami del dolor
colgado al viento
de las tempestades de estos tiempos

©hebemunoz