È così
la primavera
si è raccolta i capelli
in mille petali caduti
di un ramo spoglio di pensieri
Sono gonna al vento
i profumi dei campi
fioriti come stelle cadute
da una notte fonda
senza mani
II
Vidi in lei
uno sguardo di marzo
i suoi occhi erano
rami e foglie appena potati
mentre lei stessa
rinasceva rotta
come un seme sottoterra
oltre le mura
del giardino della vita
spuntava decisa
da una crepa
sull'asfalto bollente
Osserva bene
il vero giardino è qui
III
Pelle di ogni ruga
pigmenti i polpastrelli
sei sempre un fiore
pur di spine protetta
quando l' aria viaggia
portando via con sé
il bouquet del tuo centro
Fiorirai in tanti campi
così dicono le farfalle
IV
Un fiore raro
aspetta sempre il sole
non è un geranio
ne una margherita
è un fiore strano
un' umile erba cresciuta
guardando il cielo
ignorata
mai colta
Lei
piccola e serena
si moltiplica in mille punti
sulle colline del cuore
Un fiore raro
di raro bagliore
dimora nel petto
Ancora non riescono
a trovarle un nome
lei esiste lo stesso
IV
Apriti tra le mani
mistero di mille sogni
Apriti sino a rimanere
come una casa
come un ricordo
come la pausa necessaria
Apriti
come la porta alla vita che sei
il dopo dopo l'adesso
Apriti e
insisti nella allegria che sei
con la tenacia che hai sino alla fine
sapendo che dopo sarai ancora
trasformata in frutto
Apriti
fiore di lotto
mostra al mondo
la gentile nobiltà che ti abita
Chi ti vorrà vedere
saprà del fiore che sei
pulita
diafana
chiara
V
Il mare appena respira
il cielo apre gli occhi a mala pena
succede sempre così dopo la tempesta
ma la rugiada è saggia
e trova un riposo gocciolato
nei petali levigati
di tutti i fiori
Donne sono donne
questi fiori
alcune con i rami spezzati
sono ancora in piedi
pronte per essere un rifugio
il tocco sottile della vita
fragili e cicliche
VI
Di che colore sei fiore del tempo
Ho visto tremare le tue foglie
sotto le piogge piangenti
di nuvole sedute sulla tristezza
Parlami delle tue radici
quelle della tua anima
Dimmi chi
ti ha strappata nel dentro
per poi farti quasi appassire
Fiore stupendo
raccontami della tua essenza
del tuo grido al vento
della virtù che indossi con garbo
della fermezza del tuo essere
del tuo splendore ritrovato
Dov'è è la sorgente
della quale ti disseti
©HebeMunoz
.
Imagine Primavera Sandro Botticelli.
La chiamerò Primavera perché dopo la morte tornerà alla vita.
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