venerdì 21 febbraio 2025

DONNE IN PRIMAVERA





I
È così 

la primavera 

si è raccolta i capelli
in mille petali caduti 
di un ramo spoglio di pensieri

Sono gonna al vento 
i profumi dei campi 
fioriti come stelle cadute
da una notte fonda
senza mani


II
Vidi in lei 
uno sguardo di marzo
i suoi occhi erano 
rami e foglie appena potati

mentre lei stessa 

rinasceva rotta 
come un seme sottoterra 

oltre le mura 
del giardino della vita

spuntava decisa
da una crepa 
sull'asfalto bollente

Osserva bene
il vero giardino è qui


III
Pelle di ogni ruga 
pigmenti i polpastrelli 

sei sempre un fiore 
pur di spine protetta

quando l' aria viaggia 
portando via con sé 
il bouquet del tuo centro

Fiorirai in tanti campi
così dicono le farfalle


IV
Un fiore raro
aspetta sempre il sole

non è un geranio 
ne una margherita

è un fiore strano
un' umile erba cresciuta 
guardando il cielo

ignorata
mai colta

Lei 
piccola e serena
si moltiplica in mille punti 
sulle colline del cuore

Un fiore raro 
di raro bagliore 
dimora nel petto 

Ancora non riescono
a trovarle un nome

lei esiste lo stesso


IV 
Apriti tra le mani
mistero di mille sogni

Apriti sino a rimanere

come una casa
come un ricordo
come la pausa necessaria

Apriti 

come la porta alla vita che sei
il dopo dopo l'adesso

Apriti e 
insisti nella allegria che sei
con la tenacia che hai sino alla fine
sapendo che dopo sarai ancora 
trasformata in frutto

Apriti 
fiore di lotto

mostra al mondo 
la gentile nobiltà che ti abita 

Chi ti vorrà vedere
saprà del fiore  che sei
pulita
diafana 
chiara


V
Il mare appena respira 
il cielo apre gli occhi a mala pena

succede sempre così dopo la tempesta

ma la rugiada è saggia
e trova un riposo gocciolato
nei petali levigati 
di tutti i fiori

Donne sono donne
questi fiori

alcune con i rami spezzati
sono ancora in piedi

pronte per essere un rifugio

il tocco sottile della vita 

fragili e cicliche


VI

Di che colore sei fiore del tempo

Ho visto tremare le tue foglie 
sotto le piogge piangenti
di nuvole sedute sulla tristezza 

Parlami delle tue radici 

quelle della tua anima 

Dimmi chi 
ti ha strappata nel dentro 
per poi farti quasi appassire 

Fiore stupendo
raccontami della tua essenza
del tuo grido al vento
della virtù che indossi con garbo
della fermezza del tuo essere
del tuo splendore ritrovato 

Dov'è è la sorgente 
della quale ti disseti

©HebeMunoz
.
Imagine Primavera Sandro Botticelli.
La chiamerò Primavera perché dopo la morte tornerà alla vita. 























  










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