Premiazione del 4° Concorso Letterario "Il silenzio uccide" organizzato presso la Villa Comunale di Roseto degli Abruzzi. 29 Giugno 2024:
SEZIONE POESIA / Podium 3° posto:
🥉UNA DI LORO di Hebe Munoz
Questo premio è importantissimo per me. Sono commossa, emozionata e grata alla giuria per il premio dato alla mia poesia: UNA DI LORO.
I miei complimenti di cuore per tutti i vincitori e per tutti i partecipanti perché ognuna delle loro voci, la mia compresa, sono parte di un coro che si fa sentire forte e chiaro: Basta violenza di ogni genere!
Grazie a Andreina Moretti presidente della Associazione Il Guscio 💐 perché con tenacia, fermezza instancabile e amorevole agire è un grande esempio per tutti noi volontari ed è anche il cuore pulsante che opera per il bene e per la giustizia dei più fragili. Grazie di questa opportunità di poter essere anch'io una "guscina".
Per chi ci legge e vorrebbe fare parte di noi, siete benvenuti , potete unirvi a noi e collaborare con questa bellissima realtà di soluzioni concrete e tangibili:
ASSOCIAZIONE IL GUSCIO
https://www.ilguscio.online/
Insieme si può fare molto e il vostro aiuto e supporto saranno sicuramente importanti.
Onorata, vi abbraccio a tutti. 🙌🏻🩷🙌🏻
A voi il poema inedito premiato
(bilingue: 🇮🇹 it-esp🇪🇸) :
🇮🇹
UNA DI LORO
Porto con me
tutte quelle che sono stata
Una di loro
la ricordo a dura pena
per la durezza
del suo gesto addolorato
per la pena
che dall'anima
piegava le sue spalle
per come affogava
dentro il profondo buco nero
del suo petto
Lei
era sempre così fuori da me
così persa
sotto l'ombra
dei mostri di altri
anonima e assente
La maggior parte delle volte
galleggiava in un limbo di miraggi
tremante
autistica
con la bussola della vita
rotta tra le mani
fatta a pezzi
così come lei stessa
I suoi occhi si erano abituati
alle piogge torrenziali
della paura
che si abbattevano senza pietà
nell'iride delle sue pupille
Era solita
alzare il dito indice
per scrivere versi nell'aria
versi andati perduti
nel nulla sordo
del suo respiro agitato
Non pettinava i suoi capelli
non dormiva
non mangiava
perché farlo
se non sapeva
neanche come stare in piedi
senza testa
senza lingua
senza cielo
Più di una volta
trovò rifugio nel bagno
dove si cullava da sola
con la sua bebè tra le braccia
cantava sottovoce
una ninna nanna
ed entrambe si addormentavano
Una volta le spaccarono
dei piatti sui piedi
la spinsero con forza
contro le mura della cucina
fu lì
che imparò a volare
rimasse attaccata al soffitto
con le mani alle orecchie
aspettando
che si calmasse il rumore
il giorno dopo
decise di fare una passeggiata
con il suo trucco viola
spingendo la carrozzina
dove dormiva il suo
unico e vero amore
ma persino la brezza
faceva male
La sua giovinezza
se n'è andata via così
tra le ferite le cicatrici
e migliaia di lucciole di speranza
Non è mai fuggita
l'hanno riscattata
nel pronto soccorso
di un ospedale
lei
non se n'è neanche
resa conto
una corda d'amore
fatta di mani
le allacciò la vita
insieme ai polsi
della sua creatura
Passarono
molti anni ancora
vivendo in balìa
di forti venti
pianeggiante e controvento
più consapevole
rinata dalle acque
salate e dolci
A volte si spaventa
ma si ritrova
Oggi lo sa
lei
ha sempre avuto le ali
©hebemunoz
UNA DE ELLAS
Llevo conmigo
todas los que he sido
una de ellas
la recuerdo con dificultad
por la dureza
de su gesto adolorado
por la pena
que desde el alma
le encogía los hombros
por cómo se ahogaba
dentro del profundo
agujero negro
de su pecho
Ella
Estaba siempre asì
tan fuera de si
tan perdida
bajo la sombra
de los monstruos de otros
anónima y ausente
La mayor parte del tiempo
flotaba en un limbo de
espejismos
temblorosa
autista
con la brújula de la vida
roto entre las manos
hecha pedazos
así
como ella misma
Sus ojos se habían acostumbrado
a lluvias torrenciales
del miedo
que caían sin piedad
en el iris de sus pupilas
habitualmente ella
levanta el dedo índice
para escribir versos en el
aire
versos que se perdieron
en la nada sorda
de su respiración agitada
No peinaba sus cabellos
No dormía
No comía
¿Por qué hacerlo?
Si no sabía nisiquiera
Cómo estar de pie
sin cabeza
sin lengua
sin cielo
Más de una vez
encontró refugio en el
baño
donde se dondolaba sola
con su bebe en brazos
cantaba a baja voz
una canción de cuna
y ambas se quedaban dormidas
Una vez le rompieron
unos platos en los pies
la empujaron con fuerza
contra las paredes de la
cocina
fue allí
que aprendió a volar
en los pies
la empujaron con
fuerza
contra la pared de la
cocina
fué allí donde aprendió
a volar
se quedó pegada del techo
con las manos en los oídos
esperando que se calmara
el estruendo
al dia siguiente
decidió salir a pasear
con su maquillaje morado
empujando el coche
donde dormía su único
y verdadero amor
pero hasta la brisa
dolía
Su juventud se le fue así
entre heridas
cicatrices
y miles
de luciérnagas de
esperanza
No huyó nunca
la rescataron
en la emergencia
de un hospital
ella ni se enteró
una cuerda de amor
hecha de manos
enlazó su
cintura
junto a los pulsos
de su creatura
Pasaron muchos años
viviendo a merced
de fuertes vientos
planeando y contra viento
más consciente
renacida de las aguas
saladas y dulces
A veces se asusta
pero se encuentra
Hoy lo sabe
ella
ha siempre tenido alas
©hebemunoz
🎨Imagine di George Underwood, 1947 Pittore fantasy.
Richard George Underwood è un artista e musicista britannico.
È noto soprattutto per la progettazione di copertine di album per numerose band negli anni '70 e per le sue collaborazioni con l'amico di lunga data, il cantautore David Bowie.
George Underwood ha frequentato la Bromley Technical High School dove ha sviluppato l'interesse per la musica insieme ai compagni di classe David Bowie e Peter Frampton.
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